Home Page
17 febbraio 2001

PIATTAFORMA COSTITUTIVA DELLA RETE

“MEMORIA VERITA’ E GIUSTIZIA”

 

I partecipanti alla riunione di Roma del 17 febbraio 2001 si impegnano a lavorare per la costituzione di una rete di collegamento tra le associazioni, i gruppi, ma anche i singoli impegnati nella ricerca della giustizia e nell'affermazione della verità per tutti quegli episodi tragici che hanno costellato la storia italiana e che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno trovato, nella lettura storica come nelle sentenze giudiziarie, l'individuazione delle responsabilità politiche e materiali e l'affermazione della realtà dei fatti.

L'impunità del crimine politico e la menzogna storica accompagnano l'evoluzione del potere in Italia in una sorta di filo nero che ha attraversato il paese dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi. È per questo che l'impegno non è circoscritto solo ai percorsi della memoria ma anche alla critica e all’opposizione nei confronti di un sistema che non ricerca la verità sulla propria storia, che calpesta i valori di libertà, uguaglianza e giustizia sociale.

Molte sono oggi le realtà impegnate per non far dimenticare gli assassini ad opera dei fascisti o delle forze di polizia, le stragi e la strategia della tensione, gli insabbiamenti, i processi farsa, i segreti di Stato, l'impunità dei potenti, la dipendenza politica dei governi, i crimini dei fascisti di ieri e di oggi. Per far sì che le energie esistenti siano rivitalizzate e valorizzate crediamo che questo lavoro così importante ma anche disgregato e parcellizzato, debba essere organizzato e per quanto possibile unificato, nei suoi strumenti di espressione, nelle sue iniziative e nelle sue scadenze.

Riteniamo importante costruire su alcuni punti un intervento comune che, prescindendo dalle posizioni complessive dei singoli aderenti, possa servire come base, "utilizzabile" da ognuno nelle situazioni in cui svolge il proprio intervento politico. Un lavoro "trasversale" che non coinvolga direttamente le strutture esistenti ma le attraversi, una palestra di esperienza che permetta di confrontarsi, crescere e trovare i mezzi più adeguati di intervento.

A questo deve rispondere la costruzione di una rete di collegamento, un coordinamento dell'informazione e della controinformazione ma anche la costruzione di scadenze comuni di denuncia e sensibilizzazione allo scopo di spezzare la catena della "continuità" storica che fino ad oggi non è stata interrotta.

Una rete che deve acquistare credibilità e incidenza per la sua indipendenza e autonomia, per la rigorosità delle valutazioni e la serietà dell'informazione, per l'inflessibilità del suo giudizio e delle sue richieste, per la scientificità delle sue denunce.

Non ci nascondiamo le difficoltà di un tale lavoro, visto che precedenti esperienze hanno avuto un esito fallimentare, ma l’importanza dell’obiettivo ci fa ritenere giusto lavorare per la sua realizzazione. L'elemento che dovrà caratterizzare l'esperienza - mettendola al riparo da sterili discussioni e scissioni a catena - sarà quello di fungere da raccordo tra esperienza pratica delle varie realtà, nella consapevolezza dell’impossibilità di poter superare, con un semplice sforzo di volontà, divisioni consolidate da tempo. La rete si porrà come una "struttura di servizio" che le differenti realtà più o meno organizzate potranno utilizzare.

Proponiamo come modello organizzativo la realizzazione di coordinamenti di area nelle varie zone d’Italia (nord, centro, sud) e, come strumenti di lavoro:

1) La compilazione di un dossier che faccia la sintesi dello stato delle cose utilizzando tutto ciò che è già stato prodotto in merito: le inchieste insabbiate, i processi in corso, le verità nascoste ecc.

2) La realizzazione di un’area Internet che colleghi le pagine esistenti in rete e possa fornire un recapito e un riferimento anche alle associazioni che non hanno un proprio indirizzo.

3) La creazione di un archivio centralizzato che consenta l’unificazione dei dati, e che comprenda in primo luogo i materiali cartacei, video, audio, prodotti dalle differenti associazioni aderenti, in secondo luogo i dossier o gli altri documenti prodotti da altri e relativi ad assassini politici, alla strategia della tensione, con l’obiettivo, in prospettiva, di realizzare anche un archivio di atti giudiziari e di materiali utili per il raggiungimento della verità e la ricostruzione di memoria.

  1. 4)     La pubblicazione di un bollettino periodico che informi sullo stato delle iniziative portate avanti dalla rete in generale o dalle singole associazioni e gruppi, oltre ai risultati del monitoraggio costante sulle azioni prese da rappresentanti politici, organi di informazione, magistratura, gruppi di opinione. Il bollettino dovrà essere uno strumento di servizio, utilizzato da un numero quanto più vasto di realtà, e la sua redazione sarà il frutto di una collaborazione quanto più vasta possibile, in primo luogo per ciò che riguarda il reperimento delle notizie.
  2. 5)     La realizzazione di una scadenza annuale, una giornata nazionale della giustizia, della verità, della memoria, da svolgersi in una data definita che diventi il momento di incontro generale della rete, di sintesi e dibattito sulle iniziative prese e la pubblicazione dei risultati del monitoraggio/osservatorio.

Le associazioni aderenti si impegnano a diffondere e discutere questo documento programmatico di costituzione della rete nella propria area territoriale con le altre associazioni esistenti e i singoli interessati.

Roma, febbraio 2001.

Promuovono:

Associazione Walter Rossi - Roma

Centro Siciliano di Documentazione G. Impastato - Cinisi (PA) - 

Per non dimenticare Varalli e Zibecchi - Milano

Osservatorio milanese sulle nuove destre e la strage di piazza Fontana

I compagni di Piero Bruno - Roma

Associazione Familiari e Amici di Fausto e Jaio - Milano

Retedigreen

Stragi80

Adesione all’appello  per la realizzazione di una giornata della verità e della memoria